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2012: QUOTA 38

A Roma è stata consegnata la coppa più prestigiosa per il teatro nelle scuole



Io so e non so perché lo faccio il teatro ma so che devo farlo, che devo e voglio farlo facendo entrare nel teatro tutto me stesso, uomo politico e no, civile e no, ideologo, poeta, musicista, attore, pagliaccio, amante, critico, me insomma, con quello che sono e penso di essere e quello che penso e credo sia vita.
Giorgio Strheler

Forte l’emozione per i sessanta studenti del Liceo scientifico “Tedone” che lunedì 22 Ottobre 2012 hanno calcato il palcoscenico del Teatro Quirino, per ricevere il decennale del premio “Michele Mazzella per una drammaturgia giovane”.
 Centocinquant’anni di storia, da Pietro Mascagni a Gigi Proietti, passando per  Ettore Petrolini, Eduardo De Filippo ed ancora Vittorio Gassman, Carmelo Bene, Arnoldo Foà, Carlo Giuffrè, Giorgio Strehler e  Luca Ronconi: il gotha del teatro ha abitato, raccontato e vissuto il Quirino che oggi è dedicato a Gassman. Un anno fa Arnoldo Foà è stato il testimonial di una campagna a sostegno del teatro dal titolo “Quale futuro? I giovani sono il futuro del teatro”. Nello spot il saggio Arnoldo appoggiato al suo bastone è seduto al centro del palcoscenico con un bambino mentre è intento a raccontare la storia di Amleto…e  “della magia del teatro”.
Che il teatro sia il luogo in cui si potenzia la personalità di ciascun alunno, attraverso il ricorso a tutte le sue capacità emozionali, percettive, psicointellettive è cosa oramai risaputa, ma ciò  che distingue e qualifica il laboratorio teatrale del “Tedone”, non è solo il lavoro di interpretazione testuale che, per dirla con Ricoeur,  spinge, a partire dai propri pregiudizi iniziali, a far “esperienza di sé, appropriandosi di un’esperienza del senso del mondo”.
 Quello che qualifica il laboratorio teatrale del Liceo Tedone, un vero e proprio percorso didattico fatto di diversi elementi di conoscenza (linguistici, espressivi, spazio-temporali, culturali, ideologici, organizzativi), assemblabili fra loro in un progetto educativo, è soprattutto l’ideazione, la progettazione e la scrittura del testo teatrale. I nostri studenti non si limitano a lavorare su un copione già esistente, ma ne sono loro stessi gli autori, i drammaturghi. Da anni, ormai, il laboratorio teatrale del Liceo Scientifico, è così concepito: un team di studenti, sotto la sapiente guida della prof.ssa Valente, discute e si confronta su temi e problematiche a loro vicini, dalla stesura del canovaccio si passa, poi, alla scrittura del testo e, successivamente all’interpretazione.
E il lavoro di scrittura del testo è un lavoro di scavo interiore, di scoperta del sé, di ricerca della propria vocazione, nel tentativo di tirar fuori la parte migliore di ciascuno o, almeno, la parte fondamentale di se stessi che non corrisponde alla frivolezza ma alla purezza e all’essenziale. Non è un caso che le drammaturgie del Liceo Tedone, per il loro fermento di idee, per la denuncia di attualissime questioni sociali, dal rapporto generazionale all’urbanizzazione selvaggia, dal degrado ambientale alla mancanza di solidarietà,  siano state pluripremiate in questi anni e abbiano ricevuto presso il Teatro Quirino il più ambito dei premi nazionali, con la targa personale del Presidente della Repubblica.
Gli studenti del laboratorio teatrale del Tedone hanno potuto sperimentare, in tutti questi anni,  la scrittura, la messa in scena, le tecniche del movimento del corpo e della voce e, soprattutto,  tentare di raccontare uno spaccato di vita perché  il teatro, sosteneva Eduardo,  “non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita.”
 Portare il teatro a scuola e portare la scuola a teatro è fondamentale perchè il teatro è storia, letteratura, grammatica, musica.. Il teatro è un impegno politico, sociale, intellettuale, civile.
Pellegrini Rosanna  

La coppa del decennale


Al teatro Quirino di Roma il Tedone ritira il premio n. 38