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PAGNOTTELLA: ESTRATTO



Il Liceo “Tedone” si è impegnato a promuovere l’attività di scrittura e produzione di un testo teatrale con l’apporto diretto degli alunni. Seguendo lo schema elaborato dallo stesso Liceo ed inserito nell’archivio ministeriale delle migliori pratiche didattiche (“Costruiamo il nostro teatro”) sono stati scritti i testi di alcuni lavori.
Di seguito alleghiamo estratti del lavoro: PAGNOTTELLA

PAGNOTTELLA
Va be’ ho qualche chilo in più… ma perché dovete sottolinearlo sempre?
II E III F a.s. 2003- ‘04
Il testo di questa commedia in due atti è stato creato nell’a.s. 2003-‘04, da 40 alunni della seconda e terza F, all’interno di un P.O.N. intitolato “L’espressione, la comunicazione, la rappresentazione: costruiamo il nostro teatro”.
L’opera affronta in chiave ironico-giocosa temi in realtà molto seri: il problema dei rapporti interpersonali all’interno della famiglia; il problema del lavoro; quello dell’alta tecnologia e dell’informatizzazione; ma, soprattutto, come suggerisce il sottotitolo, il tema del disagio, tipicamente adolescenziale, di convivere con un corpo che non corrisponde al modello proposto-imposto dalla società.
Assunta, detta “Pagnottella” per via di quei “chili in più”, non è una “donna cannone” da circo equestre: non lo è nel copione, anche se tutti si divertono a sottolinearne la “mole”, né lo sarà sul palco, perché il nostro obiettivo non è quello di rendere oggetto di riso un difetto fisico, ma, al contrario, quello di far riflettere su quanto possa essere doloroso vedersi emarginati, sentirsi scherniti se il corpo non corrisponde perfettamente ai canoni estetici imposti dalla società.
La commedia mette in scena le situazioni che la nostra protagonista vive all’interno del suo nucleo familiare e nell’ambiente di lavoro: un ristorante dove è in atto un processo di ristrutturazione, con tutti i disagi che può comportare un’introduzione fanatica e sconsiderata della “tecnologia avanzata”.
Per mettere in luce la distanza esistente tra la realtà di Assunta, frustante e lontana dalle aspettative; e aspirazioni, desideri personali, abbiamo introdotto nel testo alcuni sogni della protagonista: un sogno che costituisce il momento del “riscatto”; che riprende elementi del vissuto ma, combinandoli con esigenze e desideri più o meno irrealizzabili, ribalta situazioni e problemi; e un incubo in cui la realtà appare ancora più negativa e frustrante.
PERSONAGGI


Assunta Renza detta "Pagnottella"
Filomena: madre di Pagnottella
Diodato Renza: padre di Pagnottella
Immacolata Renza: sorella di P.
Santina Renza: sorella di P.
Addolorata Renza: sorella di P.
Benedetto Renza: fratello di P.
Colette: fidanzata di Benedetto
Donna Rosaria: nonna di P.
Caterina: zia medium detta Andromeda
Zio Oscar: zio di P.
Concetta: dirimpettaia della casa di P.
Norina: dirimpettaia della casa di P.
Donna Amelia: proprietaria della casa di P.
Federico, l’uomo dei sogni di P.
Pio: pretendente di Pagnttella
Don Gaetano: direttore dell’albergo
Donna Sofia: moglie del direttore
Vice direttore
Ragioniere Cuore, detto "Cuoricino"
Felice: personale di cucina
Vanna: personale di cucina
Agatina : personale di cucina
Maitre
Emerenziana: cameriera ai tavoli
"Coma profondo": cameriera ai tavoli
Placido: impiegato amministrativo
Claretta: impiegata amministrativa
Torquato: impiegato amministrativo
Margherita: donna delle pulizie
La selvaggia: donna delle pulizie
Annarella: donna delle pulizie
Amanda: impiegata alla reception
Toruccio: facchino
Giorgio: lift
Chef
Galeazzo: portiere
Sig.raVallerosa: cliente dell’albergo
Kaori: cliente giapponese
Dante Carlucci: ispettore
Eva: segretaria dell’ispettore
Iva: segretaria dell’ispettore
Corriere 1
Corriere 2
Ballerine
Cantanti

[…]
SCENA 9 (Pagnottella, madre, nonna, Benedetto, Colette, Immacolata, Santina, Addolorata)
(BUSSANO)
Madre. Qualcuno vada ad aprire!
Immacolata. Madonna, mi sento male di nuovo, fatemi stendere!
Pagnottella . Avete visto il libro mio ?
Santina . “Alcune specie di virus mutano forma e comportamento…” (BUSSANO).
Pagnottella. Santina, schiodati da quella maledetta sedia…La porta!
Santina. E sto studiando!… Benedetto, la porta!
Benedetto. Ma non vedi che stiamo creando? Addolorata, apri!
Addolorata. Io mi butto sotto il treeeeeno!
Nonna . E visto che passi, apri la porta! (BUSSANO)
Pagnottella . Ma devo fare sempre tutto io in questa casa?
Nonna . E manda a quella… alla frangesa . Coletta….vai, apri!
Colette . Je ne comprenne pas!… (BUSSANO)
Zio Oscar. (ENTRANDO) The door!... Don’t you sendire?... The door!
Madre. Lascia, Oscar, lascia!
Immacolata.Non ti scomodare, Zio!
Benedetto. Non ti affaticare!
Nonna. Vatti a poggiare sul letto, Oscar, che mo apriamo noi!
Colette. Non sci sono problemi! (SI PRECIPITANO TUTTI AD APRIRE)
Pagnottella. E quando mai!

SCENA 10 (Pagnottella, madre, nonna, Benedetto, Colette, Immacolata, Santina, Addolorata, Zia medium, padre)
Padre. E cos'è tutta questa gente dietro alla porta?
Madre. Il comitato d’accoglienza!…E quella… che cos’è?
Tutti. Una bara!?
Nonna. Requiem aeternam…
Padre. Mi sono portato il lavoro a casa!
Madre. E che? Mo ti sei messo a fare l'imprenditore funebre?
Padre. In mancanza di altro!… Ma almeno mi do da fare per voi.
Pagnottella. Sono io che mando avanti la baracca!
Padre. Oh!.. come sei pignola!… E che è colpa mia se non riesco a trovare un lavoro adatto a me?
Nonna. “Chi si alza di mattina, guadagna i carlini; chi si alza a giorno, si busca nu corno!”
Padre. Amen! Io faccio quel che posso per aiutare la famiglia!
Pagnottella. Questa non è una famiglia, questa è una batteria di polli che beccano e si beccano!
Immacolata. Ha parlato la gallina faraona!
Pagnottella. Ha parlato una che si ammazza di lavoro per far mangiare te - che mangi per due - Addolorata…
Addolorata. Per poco ancora… io mi ammazzo col gaaaas! (ESCE)
Madre. Addolorata, non fare la scema che sta finendo la bombola!
Pagnottella. Per far mangiare Santina… Benedetto… la “fidanzata” di Benedetto…
Benedetto. Noi ci nutriamo…di arte!
Pagnottella. Sì: rape, verze e polli!… Per far mangiare il papà, la mamma, la nonna, lo zio, la sorella della madre (SI SENTE IL PIANTO DEL BAMBINO)… e il figlio della sorella della madre. Ho dimenticato qualcuno?
Padre. Pagnotte’…
Pagnottella. Assunta!
Padre. E non mi viene! Se era per me, la sorella di tua madre… la “chiromante Andromeda”…
Nonna. Il trometario!
Padre. Già aveva preso la via della porta con tutto il bambino!
Madre. Ma quella ha avuto lo sfratto, che dovevo fare?
Pagnottella. E’ ora che impariate…
Madre. Che ora è?
Pagnottella. E’ ora che impariate…
Madre. No!…(PREOCCUPATA) Che ora è?
Pagnottella. Le 9.00!… (ALLARMATA) Le 9.00?!!!
Tutti. Il trenooooo!
Madre. Corri, Immacolata: la televisione!
Pagnottella. Santina, la credenza!
Santina. Addolorata, reggi il vaso!
Voce di Addolorata. Io mi taglio le veeeene!
Nonna. Prima acchiappa il vaso, scimunita!
Immacolata. Benedetto, reggi la nonna!
Benedetto. E “La fine dell’infinito” chi la regge?
Madre. Diodato, acchiappa tua madreeeeee! (PASSA IL TRENO CHE FA TREMARE TUTTA LA CASA)
Santina. Cessato allarme! (BUSSANO)
Madre. Qualcuno vada ad aprire!
Benedetto. Noi dobbiamo riparare “La fine dell’infinito”! (ESCONO)
Pagnottella. Immacolata, apri, che io devo cercare il mio libro!
Immacolata. Ahhh!…. Le contrazioni!
Pagnottella. Santina…
Santina. (LEGGENDO) “I virus appaiono prevalentemente tondeggianti…” ( BUSSANO)
Padre. Apri, Addolorata!
Addolorata. Io mi butto dalla finestraaaa! (ESCE).
Nonna. Uhè, cretina, stiamo a pianoterra!
Pagnottella. Eccolo… ho trovato il mio libro!
Immacolata. E allora apri tu!
Pagnottella. Per me la giornata è terminata: (MUSICA A TUTTO VOLUME) Abbassate quella dannata musicaaaa! (VIENE ABBASSATO IL VOLUME) Buona notte! (ESCE)

[…]
SCENA 12 (madre, padre, nonna)

Madre. Ha ragione Pagnottella: questa è una casa di pazzi!
Padre. Filome’, la pazza è lei che sta sempre come un’isterica!
Madre. E come vuoi che stia una che lavora tutta la santa giornata… perché lei lavora…lei!
Padre. Ma pure io sudo sette camicie… per trovare un lavoro?
Madre. Tutte e sette a lavare stanno!
Padre. Non è colpa mia se me lo tolgono sempre!
Nonna. Pagnottella è tanto una brava ragazza, però tiene le fisime sue: sta quel bravo giovane che, se lei vuole, se la sposa!
Madre. Donna Rosaria, ma voi al “bravo giovane”, l’avete guardato bene?
Padre. Filome’, e tu l’hai guardata bene a Pagnottella (FA UN GESTO PER INDICARE LA MOLE)?
Nonna. E’ tanto un bravo ragazzo quel Pio, Pagnottella, invece, come lo vede, se ne scappa!
Padre. Questo giovanotto… è di famiglia benestante!
Madre. Ma Pagnottella non lo può vedere!
Nonna. Perché tiene le fisime sue! E come lo vuole questo fidanzato? Come a quelli delle storie che va leggendo? “Gli occhi dell’amore”! Ma pensasse alle cose essenziali! Mo, datemi una mano, che mi vado a stendere! (ESCONO).

[…]
SCENA 14 (1° SOGNO)
(Pagnottella, Amanda, parenti di Pagnottella, colleghi di lavoro, direttore, Federico)

(SCENDENDO DAL TRENO PAGNOTTELLA SALUTA TUTTI)
Lift. Signorina! Signorina, si fermi!
Metre. Può concederci un’intervista?
Portiere. Sorrida! Le facciamo qualche foto!
Madre. Lasciate passare!
Immacolata. E’ una star lei!
Padre. La mia bambina… guardate che splendore!
Colette. Assunta! Tu es tres fantastique!
Vice direttore. Sei bellissima!!
Agatina. Un sogno!
Placido. Una dea!
Addolorata. E’ mia sorella e io per lei…mi ammazzerei!
Toruccio. Signorina, questa è la sua famiglia?
Pagnottella. Sì… sono i miei adorati parenti!
Benedetto. Che ti amano… infinitamente!
Pagnottella. Non è “la fine dell’infinito”?
Benedetto. No, Assunta… è solo l’inizio!
Portiere. Una foto, prego!
Nonna. Tale e quale alla nonna sua!
Direttore. (TRASCINANDO UN CARRETTO PIENO DI OSCAR) Largo! Largo! Che … pesa!
Toruccio. E’ una… metafora?
Pagnottella. No… è solo una piccola parte dei miei oscar! (LE SI AVVICINA UN GIOVANE) Oh!… ma tu…chi sei?
Tutti. Ma tu…chi sei?
Federico. Io sono… Federico!
Pagnottella. Oh!… E perché mi segui?
Tutti. E perché la segui?
Federico. Perché ti amo e tu sei il mio destino!
Pagnottella. Oh!
Federico. E io sarò il tuo destino!
Pagnottella. Oh!
Tutti. “Destini incrociati”!
Immacolata. Regia di Armando Luppolo!
Federico. Guardami negli occhi, mia diletta!
Pagnottella. Oh! Ma questi sono… gli occhi dell’amore!
Federico. Sì, divina!… di Luciana Petrini, collana Harmony!
Pagnottella. Oh!
Federico. Nulla potrà mai separarci!
Amanda. (ENTRANDO) Federico…Federico!
Pagnottella. E tu chi sei?
Tutti. E tu chi sei?
Amanda. Sono la sua donna! (A PAGNOTTELLA) Tu sei bella… ahimè…dannatamente bella, ma Federico non può abbandonarmi così!
Tutti. Perché no?
Amanda. (STIZZITA) Se io sono la sua donna, vuol dire che lui è l’uomo mio! (MELODRAMMATICA)Ahimè!
Benedetto e Colette: L’uomo tuoooooom?
Federico. Ah ah ah!
Tutti. Ah ah ah!
Federico. Vai, Amanda!
Vice presidente. Vadi…vadi!
Federico. Sei sciatta!
Tutti. Sciatta!
Federico Brutta!
Tutti. Brutta!
Santina. Prevalentemente… tondeggiante!
Pagnottella. …ma giusto… un filo!
Tutti. Via, vattene via!
Federico. Parti con me, amor mio, prendiamo il treno che va verso il domani!
Pagnottella. Sì…ma prima… timbriamo il cartellino!
Fedrico. Perché?
Pagnottella. Non mi ricordo!…ma so che devo timbrarlo!

[…]
SCENA 18 (Pagnottella, madre, padre, nonna, Benedetto, Colette, Immacolata, Santina, Addolorata, Zia medium)
Padre. (RIENTRANDO) Sta arrivando!
Madre. Chi?
Padre. Donna Amelia!
Pagnottella. Donna Amelia?…
Madre. E chi glielo paga l’affitto di casa!
Padre. E mo che facciamo?
Zia medium. (ENTRANDO SBADIGLIANDO) Perché ci sta una bara nel bagno?
Padre. La bara!… Datemi una mano a portarla qui!
Pagnottella. E chi ci facciamo entrare?
Padre. Cateri’, menati nella bara!
Zia medium. Uhè…ma che sei uscito pazzo? (LA SOLLEVANO) lasciatemi… lasciatemi!
Immacolata . Zia, qualcuno deve farlo il morto!
Addolorata. Voglio moriiiire!
Zia medium. E accontentate Addolorata, che non vede l’ora!
Padre. Addolorata! (LASCIANO LA ZIA E SOLLEVANO ADDOLORATA)
Addolorata. Luiggiiiiiino… Luiggino miiiiio!
Pagnottella. Questa scema è capace di chiamare Luiggino pure da morta!
Immacolata. Mettiamo Santina! (LASCIANO ADDOLORATA E SOLLEVANO SANTINA).
Santina. Noooo! Io ho già fatto l’appestata col morbillo!
Pagnottella. E chi mettiamo?
Nonna. (ENTRANDO) ‘Ngiorno!
Tutti. La nonna! (LASCIANO SANTINA E CORRONO VERSO LA NONNA)
Nonna. Uhè, che io “buongiorno” ho detto! (BUSSANO)
Santina. Nonna, non fare storie!
Colette. S’il te plait nonnà!! Mettitì dans la barà!!
Nonna. Uhè, Coletta de nonnà, ma vai a fare ‘mbaccio o nà!
Padre. Dai, mamma, muori tu…
Nonna. Che malauguuuuurio!
Padre. Che poi ti compro un rosario nuovo! (METTONO LA NONNA NELLA BARA E COMINCIANO A PIANGERE)
Nonna. (SOLLEVANDO IL BUSTO DALLA BARA) Di madreperla lo voglio! (TUTTI LA RISOSPINGONO GIU’)

[…]
SCENA 24 (Direttore, vice direttore, Emerenziana, Coma profondo, metre, Amanda, Pagnottella, portiere, Lift, Toruccio, chef, Felice, Agatina, Vanna , Placido, Torquato, Claretta, Cuoricino, La selvaggia, Annarella, Margherita, ispettore, Iva e Eva)
Direttore (ENTRANDO CON L’ISPETTORE, IVA ED EVA) Signori, come vi avevo preannunciato, l’ispettore Carlucci è qui con le sue segretarie: miss Iva !
Eva. Eva!
Direttore. Giusto!... E miss Eva!
Iva. Iva!
Direttore. Giusto! Ma non voglio rubarvi altro tempo: prego, Ispettore!
Ispettore: Buongiorno, signori. Sono il dottor Dante Carlucci e sono qui per impartirvi delle lezioni fondamentali perché l’albergo possa rispondere a tutte le aspettative dei clienti. D’ora in poi qui non ci saranno più sprechi, solo funzionalità…
Iva. Efficienza!
Ispettore. Grazie Eva!
Iva. Iva!
Eva. Produttività!
Ispettore. Grazie Iva!
Eva. Eva!
Ispettore. Dovrete correre!... Scattare! (PLACIDO SI AVVIA DI CORSA) Dove corre lei?
Placido. Corro a fare il mio lavoro, ispettore, ho una montagna di pratiche da sbrigare!
Ispettore. E io?... Che ci sto a fare io qui?
Placido. Sbrigherà lei le mie pratiche?
Ispettore. Lei e “praticamente” un imbecille!
Iva. Imbecilli…
Eva. Desistere!
Ispettore. Grazie Iva!
Eva. Eva!
Ispettore. Con l’ultima generazione di computer…
Iva. Super veloci!
Eva. Super intelligenti!
Ispettore. …cambierà tutto: anche un imbecille potrà sbrigare una montagna di pratiche in un… nanosecondo!
Torquato. Cambierà tutto?
Cuoricino. In che senso, scusi?
Claretta. Perché un nano… al secondo?
Ispettore. Cambierà tutto, perché non serviranno più quattro imbecilli, ne basterà… uno solo!
Placido. (SOTTO VOCE, INDICANDO CLARETTA) E sappiamo già chi sarà!
Vanna. Per fortuna i computer non c’entrano con la cucina!
Ispettore. Errore! Anche nelle cucine tutto sarà computerizzato! Ho previsto macchinari avveniristici come il forno termo-nucleare …
Eva. Dotato di computer con data base di ricette
Iva. Dosatore automatico e condipietanze!
Eva. Dosaggio, preparazione, condimento…
Iva. … cottura e disposizione nei piatti…
Eva e Iva. …in 5 secondi netti!
Ispettore. Dovrete esercitarvi, apprendere e applicare: incapaci…
Iva. Astenersi!
Ispettore. Grazie Eva!
Iva. Iva!
Ispettore. O ancor meglio…
Eva. Licenziarsi!
Ispettore. Grazie, Iva!
Eva. Eva!
Ispettore. Apprenderete nuove tecniche di lavoro e nuove norme di comportamento: nelle cucine tutto dovrà essere asettico!
Eva. Guanti!
Iva. Maschera!
Toruccio. Bisturi!
Eva e Iva. Cretino!
Ispettore. Svolgerete le vostre mansioni con precisione chirurgica:
Iva. Tasto!
Eva. Bottone!
Iva Pulsante!
Eva. Manopola!
Chef. Interruttore!
Vanna. Comando!
Felice.Leva
Toruccio. Metti!
Iva e Eva. Cretino!
Selvaggia. Scusate, dispettore, e per la pulizia dei locali, ci dobbiamo mascherare pure noi?
Ispettore. Per quella ci saranno nuove macchine perché risulti più semplice, rapida ed efficace!
Agatina. Bravo, ispettore, bravo!
Ispettore. Alcuni di questi strumenti potranno essere attivati solo tramite comando vocale. Scopa! (IVA PRENDE LA SCOPA)
Iva. (PASSANDOLA A EVA) Scopa!
Eva. (PASSANDOLA ALL’ISPETTORE) Scopa!
Toruccio. Briscola!
Eva e Iva. Cretino!
Toruccio. E sono tre?
Margherita. E mo che dobbiamo fare?
Ispettore. Dia alla macchina l’ordine di scopare!
Margherita. Ce lo devo dire alla scopa?
Eva e Iva. Sì
Margherita. Uhè, tu... scopa!
Eva e Iva. Non va bene!
Annarella. Fammi fare a me: uhè, vedi se strusci!
Eva e Iva. No!
Selvaggia. Mo ci provo io: appulizza, prima che ti spezzo le gambe !
Iva. Sweep the dust away (LA SCOPA PARTE)
Annarella. Madonna mia!
Eva. Stop the run! (LA SCOPA SI FERMA)
Ispettore. Saranno introdotti anche un aspirapolvere con telecomando e grate di aspirazione per la polvere!
Annarella. E l’ordine ce lo diamo noi con la voce?
Ispettore. No: tramite telecomando. Ma prima leggete bene le istruzioni!
La selvaggia. Pure quelle sono in Inglese?
Iva. No…
Eva. …in Giapponese!
Ispettore. Per il servizio ai tavoli, ci vorrà eleganza, destrezza e abilità: alla fine del corso tutti i camerieri sapranno destreggiarsi come autentici giocolieri!
Metre. Per il rapporto con i clienti non ci saranno problemi, ispettore, modestamente io ci so fare: ma pure Giorgio, Amanda – fatti vedere, bocconcino! - e Pagnottella!
Ispettore. E chi sarebbero… i suoi cani? Con il cliente ci vuole cortesia, ma anche distacco e professionalità! Né bocconcini né pagnottelle!… Ci sono pagnottelle qui?
Tutti. Sì…lei!
Ispettore. (A PAGNOTTELLA) Ma non si vergogna, grande e grossa come è!
Pagnottella. Sì… ispettore!
[…]
SCENA 27 (Ispettore, Amanda, Pagnottella, Torquato, Placido, Claretta, Cuoricino)
Cuoricino. Signorina… Assunta…
Pagnottella. Dica, ragionier Cuore!
Cuoricino. Ma come ha fatto ad essere così…così sincera…così coraggiosa!
Pagnottella. Ma che coraggio… sono una stupida!… Mi viene da piangere solo a pensarci!
Cuoricino. Non dica così, signorina Assunta: lei è grande…lei è colossale…è gigantesca!
Pagnottella. Ragioniere, ci si mette anche lei? Ho qualche chilo in più… ma perché dovete sottolinearlo sempre?!
Ispettore. Allora? Si chiacchiera qui?
Cuoricino. (ABBASSANDO LA VOCE) Che dice, Assunta!…Non ha capito!
Pagnottella. E certo…gliel’ho detto che sono stupida!
Cuoricino. No… sono io che non mi sono spiegato…Assunta! (GIRANDOSI BRUSCAMENTE FA CADERE IL MOUSE. SI ABBASSANO ENTRAMBI URTANDO VIOLENTEMENTE LA TESTA)
Pagnottella. Scusi, ragioniere…sono proprio maldestra!
Cuoricino. No, mi perdoni lei…Assunta…io l’ho toccata!… Non l’ho fatto apposta. …Io non la toccherei mai!
Pagnottella. Non c’è bisogno che lo sottolinei, ragionier Cuore, lo so bene che nessuno mi toccherebbe… mai! Ma io non ho la lebbra, ragioniere, gliel’ assicuro!
[…]
SCENA 32 (Pagnottella, la nonna, Pio)
Pio. (ENTRANDO) Buonasera, donna Rosaria!
Nonna. Nah! Pio!… Entra, entra! Mi faccio meraviglia che sei venuto! E bravo… bravo!
Pio. E sì… mammà ha detto “Pio, vai a casa di donna Rosaria che ci fa sempre i dolcetti!”. E io sono venuto!
Nonna. Bravo…bravo assai!… Hai sentito, Pagnottella?
Pagnottella. Sì… Pio è… bravo assai!
Nonna. Nà, Pio!…Hai sentito che ha detto Pagnottella?
Pio. Sì, donna Rosaria!… Grazie, Pagnottella!
Pagnottella. Prego!
Nonna. Ma che bravo giovane!… Pagnottella, hai sentito che ha detto Pio!
Pagnottella. Nonna, ci sentiamo benissimo tutti quanti! (SILENZIO GENERALE)
Pio. Donna Filomena, mammà ha detto “Pio, ringrazia pure donna Filomena, che è proprio una brava persona”. E io vi ringrazio!
Madre. Grazie, grazie! Pure mamma vostra è tanto una brava signora! Ringraziatela assai!
Pio. Grazie, donna Filomena… non mancherò. (SILENZIO)
Madre. Beh, Pio, con permesso, che io devo andare a lavare i piatti!
Pagnottella. Vengo ad aiutarti.
Nonna. No, Pagnottella…rimani qua!
Pio. Riverisco, donna Filomena. (LA MADRE ESCE)
Nonna. Pio, e com’è, non ci dici niente a Pagnottella!
Pio. Mammà ha detto “Pio, ringrazia pure Pagnottella, che pure lei …”
Pagnottella. E’ tanto una brava persona!…
Pio. Nà mi hai letto nel pensiero!
Pagnottella. E chissà come ho fatto! (SQUILLA IL TELEFONO) …Il telefono!… Vado a rispondere!
Nonna. No, no, mo vado io; tu resta qua a fare compagnia a Pio!
Pagnottella. Nonna, non stancarti… ho detto che vado io!… Ciao Pio… salutami a mammà! (ESCE)
Pio. Non mancherò, grazie!
Nonna. Hai visto che brava ragazza è Pagnottella?
Pio. Sì… è proprio brava! (BUSSANO) Donna Rosaria, hanno bussato?
Nonna. Sì, mo vanno ad aprire!…
Voce di Pagnottella. Immacolata, apri la porta!
Voce di Immacolata. Mi sto vestendooo! (BUSSANO)
Pio. Donna Rosaria, hanno bussato un’altra volta!
Voce della madre. Apri, Santina!
Voce di Santina. Sto studiandoooo!
Nonna. Colettaaa!… La portaaaa!
Colette. Je ne comprenne pas! (BUSSANO)
Pio. Donna Rosaria…
Nonna. Hanno bussato!…E pare che sono nghiummata che non arrivo a sendire!
Pio. Volete che apro io?… Tanto me ne devo andare che mammà mi sta aspettando!
Nonna. E vai tu… che sei tanto un bravo giovane!

SCENA 33 (Pio, la nonna, Cuoricino)
Cuoricino. Buonasera!
Pio. Donna Rosaria, c’è un giovane!
Nonna. E’ un bravo giovane?
Pio. Siete un bravo giovane, voi?
Cuoricino. Beh… credo di sì!
Pio. Donna Rosaria, è un bravo giovane!
Nonna. E fallo entrare!
Pio. Entrate, che siete proprio una brava persona
Cuoricino. Grazie, pure voi!
Pio. Grazie!
Cuoricino. Mi scusi… è questo lo studio della chiromante…
Nonna. Chi è…il trometario?
Cuoricino. Prego?
Nonna. Antrometa?
Cuoricin.: Sì, lei! Ho… un appuntamento.
Nonna. Accomodatevi che mo la vado a chiamare… la “signora”!... Antrometaaaaa! Vieni che ci sta il cliente tuo… Antroooometaaa!

SCENA 34 (Cuoricino, zia, Immacolata, Pagnottella)
Zia medium. (ENTRANDO) Accomodatevi… vi stavo aspettando!
Cuoricino. Signora io….
Zia medium. Sttt!… Non dite niente… Non ora!… Oooooooooh spiritiiiii, venite a meeeee…… mettetemi in contatto con l’ ultraterreeenoooo!
Immacolata: Ooooooooooh……Andromedaaaa, chi oggi dobbiamo aiutareeeeeeee?
Zia medium. Un giovane che desidera sapereeeee… (A CUORICINO) che cosa volete sapere?
Cuoricino. Io sono innamorato, ma non so se lei …se lei lo sa; cioè, lo so che non lo sa, ma non so se lei…
Zia medium. Se vi ama?
Cuoricino. Sì!
Zia medium. Qual è il nome della donna?
Cuoricino. Assunta!
Zia medium. Ooooooooh spiritiiiii!… Entrate nella mente di Assuntaaaaa!…. Portateci le sue paroleeeeeeee!
Voce di Pagnottella che parla al telefono: Sì…Assunta…sono io!
Cuoricino. Oh Dio!…Sento la sua voce!… Vi prego, chiedetele se è innamorata di qualcuno!
Immacolata. Andromedaaaa…. fai attenzioneeeee!
Cuoricino. Non la sento più… l’ho persa…vi prego, ritrovatela!.
Zia medium. Spiritiiii… ridateci il contatto con Assuntaaaaa!
Immacolata. C’è un probleeeeemaaaa!
Zia medium. Quale probleeemaaaa?
Cuoricino. Chiedetele il nome dell’uomo che ama!
Immacolata. C’è un pericolo che si avvicinaaaaa!
Cuoricino. (AFFERRANDO LA SFERA E GRIDANDO)Assuntaaaaaa, parlami ancoraaaaaaa!
Zia medium. State zitto voi, che non mi fate capire niente!… (RECUPERANDO LA SFERA) Quale pericolooooo?
Cuoricino. Vi scongiuro, chiedetele di chi è innamorata!
Voce di Pagnottella.… del ragioniere Cuore…sicuramente di lui!!!
Cuoricino. Oh mio Dio!…non ci posso credere!… Chiedetele che cosa pensa di me.
Zia medium. Un momento!… Quale pericolooooo?
Immacolata. E com’è che non capisciiiiiiii !
Cuoricino. (AFFERRANDO LA SFERA E GRIDANDO) Che cosa pensi di meeeeeee, Assuntaaaaa!
Voce di Pagnottella. Non ho voglia di parlarne ora. Ci sentiamo più tardi!
Cuoricino. Noooo…non te ne andareeeeeeeee!…
Zia medium. (RECUPERANDO LA SFERA) Spiritooooo!
Cuoricino. (RECUPERANDO LA SFERA) Assuntaaaa!
Immacolata. Sta per passareeeee!
Zia medium. Che cosa sta per passaaareeeee?
Immacolata. L’animaccia tuaaaaaaaa!… Il treeeeeeeeeeeenooooooooooooooooooooo!
(IL TRENO PASSA SCUOTENDO LA CASA. IMMACOLATA CADE SU CUORICINO)
Cuoricino. (LIBERANDOSI E ABBRACCIANDO IMMACOLATA) Mi ama!….Lei mi amaaaa!
Nonna. (ACCORRENDO) Madonna mia, è passato…!
Cuoricino. (ABBRACCIANDOLA) Sì…è passato tutto, grazie! Volevo morire….
Nonna. Pure questo!
Cuoricino. …e mi avete ridato la vita, siete una brava signora, grazie!
Nonna. Pure voi siete un bravo giovane! (CUORICINO ESCE)
[…]
SCENA 37 (2° SOGNO )
(Pagnottella, Amanda, parenti di Pagnottella, colleghi di lavoro, direttore, Federico)
Pagnottella. Andiamo, Federico: i tropici ci aspettano! (AL DIRETTORE) Muoviti con quel carretto!
Direttore.La gloria… pesa!
Torquato . Non andare via, reginaaaa!
Placido. Ci mancherà il tuo sorrisoooo!
Vice direttore. Il tuo bel visoooo!
Benedetto. Fai buon viaggio, sorella adorataaaaaaaaaam…
Tutti. ….meeen!
Amanda. (ENTRANDO) Fermate il treno!… Disgraziato! Ma dove credi di andare?… Io vi uccido!
Padre. Signorina… non faccia pazzie!
Federico.Non è possibile!…Ancora lei !
Tutti. Ancora lei?
Pagnottella. Oh!….Amanda!
Nonna. Gioia della nonna….ti difendo io!
Addolorata. Sì…la facciamo moriiiire!
Pio. Però… è tanto una brava persona!
Immacolata. Sì, Amanda è proprio una brava persona!
Amanda. Grazie, pure voi siete una brava persona!
Immacolata. Grazie!
Pagnottella. Ma che dite?… Quella… mi odia!
Nonna. Pagnottella, non dico che tu ci devi parlare… ma basta che non te ne scappi!
Pagnottella. Io non sono Pagnottella…toccatemi, sono una star….
Tutti. Io non la toccherei maaaaai!
Pagnottella. Sono magnifica!
Tutti. Ah ah ah!
Pagnottella… sono splendida…
Tutti. Ah ah ah!
Pagnottella. (GRIDANDO) Io sono magraaaaa!
Zia medium. Ooooh spiritiiiiii com’è Pagnottellaaaa?
Tutti. E’ grassaaaaaaaa! (TUTTI RIDONO)
Le donne. (INDICANDO)E’ gigantescooo!
Gli uomini. (INDICANDO) E’ colossaleeee!
Pagnottella. Che cosa?… Che cosa?
Tutti. Quelloooo! (PAGNOTTELLA SI GIRA E MOSTRA UN ENORME SEDERE. TUTTI RIDONO)
Pagnottella. Noooo! Non è vero…non è vero!
Le donne. E’ gigantesco!
Tutti. E’ colossale!
Pagnottella. Basta… Bastaaaa!
Ispettore. (ENTRANDO CON LE SEGRETARIE) Signorina Pagnottella…
Pagnottella. Assunta!… Io mi chiamo Assunta!
Ispettore. Non ci vuole niente a cambiare nome: fino a ieri “Assunta”, e oggi…
Tutti. “Licenziataaaaa”!
Pagnottella. Ma perchè ce l’avete tutti con me?… Che cosa ho fatto?
Ispettore. Ci ha presi in giro!…Lei non è una star… è un’ incapace!
Iva. Incapaci…
Eva. Astenersi!
Pagnottella. E allora questi oscar?
Direttore. Sono una …metafora!
Ispettore. Sono solo…
Eva. Virtuali!
Tutti. Grazie Iva!
Eva. Eva!
Ispettore. Sono puri…
Iva. Ologrammi!
Tutti. Grazie Eva!
Iva. Iva!
Pagnottella: (PIANGENDO) Non è vero, non è vero!
Santina. I virus si introducono attraverso il naso o la bocca e i muscoli…
Tutti. Si paralizzano!
(ENTRANO I VIRUS CHE FANNO UNA DANZA MACABRA INTORNO A PAGNOTTELLA E LA PARALIZZANO)
Pagnottella. Aiutami, Federico!
Federico. Ah ah ah!
Tutti. Ah ah ah!
Federico. Vai, Pagnottella!
Vice presidente. Vadi…vadi!
Federico. Sei sciatta!
Tutti. Sciatta!
Federico Brutta!
Tutti. Brutta!
Federico. Grassa!
Tutti. Grassa!
Federico. E non sai nemmeno sognare!
Pagnottella. Tu sei l’uomo mio!
Benedetto e Colette: L’uomo tuoooooom?
Federico. (ALLA NONNA) Tu!… sei il mio destino!
Nonna. Oh!
Federico. E io sarò il tuo destino!
Nonna. Oh!
Tutti. “Destini incrociati”!
Federico. Guardami negli occhi, mia diletta!
Nonna. Oh! Ma mi sembrano a vedere… gli occhi dell’amore!
Federico. Parti con me, amor mio, prendiamo il treno che va verso il domani!
Immacolata. Sta per passareeeeee!
Tutti. Che cosaaaaaa?
Immacolata. Il treeeeeeeeeenooooooooooooo! (PAGNOTTELLA VIENE SPINTA SUI BINARI)
Pagnottella. Noooooo!
(IL TRENO PASSA SCUOTENDO TUTTO.)